
Il ricordo va a mio nonno Costanzo, grande lavoratore, le sue terre, le sue vigne, la sua cantina; questo era il suo unico mondo, ragione di vita.
Oggi la Langa è profondamente cambiata, i suoi vini e le sue colline sono riconosciuti come patrimonio UNESCO in tutto il mondo.
Le nuove generazioni orgogliose di questi ricordi e tradizioni, portano avanti con passione e innovazione il lavoro tramandato dalle generazioni passate con grande dedizione tra passato e futuro.
“Ricordo in cantina i sacchi di iuta che filtravano il Moscato, un vino simile al miele, giallo paglierino, dolcissimo e denso
…Poi, una volta imbottigliato, di notte qualche volta per la pressione un tappo saltava, svegliando tutta la famiglia! […]”
Regina Rinaldi